Gay & Bisex
Esperienze di un ragazzetto voglioso
di bububalu
21.10.2020 |
2.041 |
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"La mia carriera di puttanella, iniziata in tenera età, è continuata con grandi soddisfazioni..."
La mia carriera di puttanella, iniziata in tenera età, è continuata con grandi soddisfazioni. Il cliente della barbieria di mio padre che mi ha sodomizzata era avanti con gli anni, anche se ben portati, ma la cosa bella è che era un tipo allegro, aperto, pieno di amici, che presto diventeranno anche miei amici. Dopo il primo incontro con lui, in cui mi inculò per la prima volta, ce ne furono tanti altri, sempre più strani, e vi spiego perchè strani. Ero un ragazzetto ancora imberbe e senza alcuna esperienza di sesso, quindi qualsiasi cosa mi venisse proposta la accettavo come normale, senza pregiudizi di nessun tipo. Un giorno , dopo avermi avvertito che la volta dopo sarebbe stata dolorosa ma eccitante, si presentò con uno sguardo diverso dal solito, si sempre eccitatissimo all'idea di incularmi, ma senza la solita fretta di sbattermelo dentro e di sborrarmi in culo, mi fece spogliare poi mi adagiò sulle sue gambe con il culetto ben in vista, si tolse la cinghia dai pantaloni e con un colpo secco mi segnò le chiappette di una riga rossa larga come la cinghia, colto di sorpresa dal dolore del colpo mi misi a piangere e mi dimenai, ma non potevo muovermi più di tanto perchè nel frattempo mi aveva infilato due dita in culo, che mi provocarono uno strano stato di eccitazione e di attesa, attesa del secondo colpo che presto arrivò, più forte del primo ma meno doloroso, per il fatto che le due dita erano diventate trè e mi stavano allargando per bene il buchetto, oramai sapevo che più il buchetto era forzato più godevo, un misto di dolore e piacere che aumentava man mano che aumentavano i colpi in numero e intensità. Andò avanti ancora per un po, poi mi sollevò e mi inpalo a forza, cominciai a godere continuamente come non avevo mai fatto prima, non avrei mai creduto che il dolore unito al piacere avesse un effetto così potente su di me, scoprii allora che l'umiliazione anche fisica era ciò che mi piaceva di più. Tornai a casa in bici, ma senza appoggiare il culetto sulla sella, tanto era arrossato.La volta successiva mi riservò una sorpresa, era venuto accompagnato da una sua amica, era magra bionda, non tanto alta ma con un bel seno florido. Ci appartammo al solito posto e cominciò la vestizione, si perché questa volta oltre a spogliarmi mi rivestirono, avevano portato un vestitino da fanciullina, canottiera colorata e una gonnellina a pieghe, “ora si che sei una puttanella in calore" fu la prima frase che disse la donna, lui visbilmente eccitato mi prese con forza e tirato fuori il cazzo mi attrasse a se in modo da prendermi da dietro, mi fece allargare le gambe, mi penetrò con foga, e fino a questo punto tutto normale anche se devo dire che il gonnellino svolazzante sotto i suoi colpi mi faceva veramente troia, la sorpresa arrivò quando lei mi prese la testa e con forza me la spinse in basso, mi ritrovai con la sua fica premuta sul volto, era umida, viscida, aveva un odore forte, ne dovetti gustare pure il sapore, lei mi costrinse a leccargliela, di volta in volta mi istruiva su dove leccare e dove no, ferocemente inculata e con una fica, per me sconosciuta, da leccare. I colpi mi aprivano il culetto, cominciai a godere mentre lui mi stava riempiendo il culo di sborra, il mio respiro affannoso era ostacolato dalla fica di lei che grondava di umori, stava venendo pure lei.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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